Le migliaia di famiglie del Veneto che convivono con familiari affetti da autismo, e le venti associazioni attive in tutte le province della nostra regione che fanno parte del Coordinamento Autismo Veneto (CAV), guardano con molta attenzione, e preoccupazione, alle nuove Linee Guida di organizzazione del sistema sanitario regionale, in seguito al parere espresso recentemente dalla Quinta commissione del Consiglio Regionale.
Il fatto che il SINPIA, Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, e l’Associazione dei Psicologi Veneti abbiamo preso posizione contro modifiche organizzative che a loro parere porteranno ad un peggioramenti dei servizi per l’Autismo, a causa dell’eliminazione di strutture organizzative autonome, non fa certo stare tranquille le famiglie, che già devono quotidianamente fare fronte ad una situazione che anche dal punto di vista dei servizi è difficile. Attualmente i servizi per l’autismo non vengono erogati in modo omogeneo dalle varie ULSS venete, visto che in alcune ci sono realtà che supportano molto bene le famiglie ed in altre in cui vi è molta impreparazione, questa situazione costringe spesso le famiglie ad affrontare lunghe peregrinazioni, anche fuori Regione, od a sostenere direttamente i costi delle cure, dovendo frequentare strutture private. Questa situazione è molto lontana da quanto è previsto dalla legge sull’Autismo, la 134 del 2015, e dalle nuove regole riguardanti i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), le quali stabiliscono che il Sistema Sanitario Regionale deve erogare determinati servizi per l’autismo e avere strutture specializzate per la diagnosi, la cura ed il supporto alle famiglie .
La Regione, si è prefissa l’obiettivo di rendere omogenei i servizi che vengono erogati dalle aziende sanitarie. Questo è un obiettivo condiviso e auspicato dalle associazioni, ma è evidente che è necessario sapere se il livello dei nuovi servizi sarà innalzato verso i livelli dei punti di eccellenza, o abbassato verso i livelli minimi scaricando ulteriori costi e problemi sulle famiglie. Il Coordinamento Autismo Veneto, per capire come saranno i nuovi servizi nella prossima organizzazione del Servizio Sanitario Regionale e quali livelli essi potranno raggiungere, chiederà degli incontri con il SINPIA e con i Responsabili regionali per conoscere come le nuove linee guida trasformeranno i servizi per l’autismo e, assieme alle famiglie, deciderà le azioni da intraprendere.
In rappresentanza di CAV e ANGSA Veneto Sonia Zen
Rosà 27/08/2017
Comunicato stampa CAV
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