Fermiamo la terapia-tortura dei bimbi autistici

Contro queste pratiche crudeli e disumane Angsa Nazionale ha più volte espresso condanna.
Nel 2009 ( solo nel 2009) in Francia l’Alta Autorità sulla Salute transalpina, e l’ANESM, l’Agenzia Nazionale responsabile della valutazione e della qualità degli ospedali e dei servizi sociali e sanitario-sociali, hanno pubblicato una Raccomandazione Congiunta sul miglioramento delle pratiche di intervento sui bambini con autismo, ma evidentemente era solo un “consiglio” e la pratica non è stata abbandonata. La stupidità e crudeltà umana non hanno limiti Liana Baroni.
Qualche anno addietro in USA un vescovo non cattolico ha praticato questo metodo come si conosceva: avvolgere strettamente il bambino in tappeti o lenzuola di cotone che poi vengono bagnate con acqua fredda, restringendosi ancora di più: il bambino era morto soffocato. Ne abbiamo dato notizia su Il Bollettino dell’Angsa.
L’acqua fredda era stata per secoli la cura per la pazzia: questo intervento era nato perché mentre gli “infermieri” dell’epoca stavano conducendo in manicomio un uomo, durante una crisi di follia, legato ad un carretto, attraversando un ponte avevano perso il controllo del carretto e il mezzo di trasporto ed il trasportato erano finiti nell’acqua fredda del corso d’acqua. Recuperato a mala pena il paziente avevano potuto constatare che la crisi di follia era passata. Da allora le docce fredde in manicomio erano state adottate quasi ovunque per le crisi di follia, oltre che per la pulizia corporale, ovviamente senza alcuna sperimentazione clinica controllata.
Anche in buona fede vi sono operatori che ancora oggi la praticano. Se vi fossero sperimentazioni serie, alle quali il Governo francese lascia aperte le porte, potrebbe emergere in poco tempo l’inutilità di tale intervento, indubbiamente crudele. Ma i ciarlatani praticano gli interventi senza fare le sperimentazioni, che richiederebbero autorizzazioni e dovrebbero dare garanzie Carlo Hanau.

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